Questo Casale non è un Agriturismo

Ci troviamo nella campagna di Sant’ Agata de’ Goti, la zona in cui, lo sanno tutti, gli agriturismi spuntano come i funghi.

Forse per questo e per il sopravvalutato bisogno di dare un nome a qualsiasi cosa,qualcuno potrebbe associare il casale delle arti ad un agriturismo.

Il casale delle arti NON è un agriturismo!

Se per sbaglio durante un evento per le famiglie arrivate qui convinti di essere in agriturismo potreste sentirvi perduti con un forte senso di vertigini per il  clima familiare che vi accoglierà, a disagio perché non vi alzerete da tavola con la pancia gonfia e piena, ma avrete addirittura la forza di giocare con gli altri malcapitati e con i vostri ed i loro figli, in imbarazzo perché vi ritroverete a mangiare tutti allo stesso tavolo ed a passarvi i piatti (questo accadeva prima del covid, ma lo spirito di convivialità e condivisione è rimasto immutato).

Ma allora cos’è il Casale Delle Arti?

La nostra casa e vi accoglieremo come accogliamo i nostri amici ed i nostri figli.
Il casale è diventato il casale delle arti nel 2012, quando  abbiamo sentito la forte propensione di questo luogo all’accoglienza.
Avendo io la passione del teatro e Giuliano dell’ecosostenibilitá applicata abbiamo unito le nostre passioni e creato il nostro amore, il casale delle arti, struttura artistica eco integrata.

Abbiamo iniziato organizzando residenze artistiche internazionali per attori e appassionati di teatro ed arte in generale, in seguito sono nati gli eventi per le famiglie e dato che i bimbi non volevano più andar via,le residenze per i piccoli.

Le persone che vengono al casale per una giornata si spostano da diversi luoghi della Campania, da qui l’esigenza di accoglierle al meglio offrendo un pranzo da gustare tutti insieme, in modo da trascorrere una  giornata straripante di attivitá artistiche e natura dalla mattina al tramonto senza essere distratti da ripetuti attacchi dei morsi della  fame.

Mangiare tutti lo stesso cibo, inoltre, unisce, come una sorte di comunione laica, non c’è miglior modo per conoscersi. E per conoscere un luogo è necessario assaporarne i cibi, quelli autentici, prodotti  dalle mani sapienti che sanno di fieno e terra di chi vive qui ed ama questo luogo.

Per questo i prodotti che utilizziamo provengono dal nostro orto sinergico o da piccoli produttori di cui ci fidiamo,  la farina la compriamo da un mulino vicino, lo chiamiamo una settimana prima e la macina apposta per noi, ci piace quella meno raffinata, non molto richiesta qui.

Il nostro rifornitore di uova ha poche galline, se ci dimentichiamo di chiamarlo in tempo, trovarle è un’impresa epica! La passata di pomodoro la prepariamo noi controllando i pomodori uno ad uno e l’olio è extravergine biologico,prodotto con le olive del casale raccolto dalle nostre pazienti mani e di qualche bimbo che ci viene ad aiutare. Il formaggio lo produce una signora che ha dato il nome a tutte le sue mucche (qui mi son concessa una piccola licenza poetica,ma mi piace immaginare che sia così) e lo stesso per quello di capra.

Questo per dire che per noi anche il cibo è un’arte, e come tutte le arti bisogna conoscerne la provenienza ed assaporarne gli ingredienti autentici, potremmo dire i colori primari che poi Giuliano, appassionato e bravissimo anche in cucina, mescola con maestria creando le pietanze che vi offriamo.

Se dopo aver letto codesto “papiello” sarete ancora convinti di venirci a trovare siete i benvenuti!

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